Silvia Ginzburg - Università Roma Tre

Ha compiuto la formazione post lauream presso la “Fondazione di studi di storia dell’arte Roberto Longhi” di Firenze, la Scuola di specializzazione dell’Università di Siena (1989-1991), conseguendo il dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa (Nuove ricerche su Giovanni Battista Agucchi 1991-1994); ha insegnato per alcuni anni Storia sociale dell’arte come contrattista presso l’Università della Calabria; dal 2004 è professore associato di Storia dell’arte moderna dell’Università di Roma Tre, presso la quale è membro del Collegio del dottorato di ricerca in Storia, territorio e patrimonio culturale ed è stata coordinatrice della Commissione Didattica Paritetica.
A partire dalla revisione della figura di Agucchi condotta sulla base di nuovi ritrovamenti d’archivio e nuove ipotesi critiche e da una proposta di attribuzione ad Annibale Carracci del ritratto di Giovanni Battista Agucchi di York, ha proposto una rilettura della componente classicista nella storiografia e nella cultura artistica del XVII secolo e ha lavorato sull’attività romana di Annibale Carracci, formulando proposte di datazione e di attribuzione relative al Camerino e alla Galleria Farnese, oggetto di pubblicazione in diverse sedi.
Dagli studi sulla pittura di paesaggio nel Seicento è derivata una messa a fuoco del rapporto di Nicolas Poussin con la cultura prospettica francese, presentata in vari contributi a stampa e cicli di lezioni e conferenze. Una ricerca sulla prima edizione delle Vite di Vasari e sul ruolo di Vincenzio Borghini è confluita in pubblicazioni e partecipazioni a convegni, dando luogo a una indagine su Bembo e le arti figurative e sull’eredità della nuova filologia di Poliziano nella storia della cultura artistica del Cinquecento, già in parte pubblicata, e sul ruolo della bottega di Raffaello nella prima stagione della Maniera, e segnatamente sulla centralità di Perino nella cultura artistica del Cinquecento, lavori in corso di stampa.


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